villa bautier
la nostra storia
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La nostra storia

Cerignola fu un centro dei normanni di notevole importanza nato dalle ceneri di un insediamento del 300 a.C. noto con il nome di Keraunilian. Sotto la famiglia degli Angioini la cittadina fu interessata da un forte sviluppo che ne incrementò l’importanza sul piano agricolo e commerciale, favorita dalla sua posizione strategica sull’antica Via Traiana.

Nel 1418 divenne feudo della famiglia Caracciolo. Il 28 Aprile 1503, la città fu teatro di quella che passerà alla storia come “Battaglia di Cerignola”, combattuta tra Francesi e Spagnoli per il possesso del Regno di Napoli. Lo scontro vide la vittoria degli Spagnoli guidati da Consalvo da Cordova.
Nel Seicento, il feudo passò in mano alla famiglia Pignatelli che lo mantenne per un secolo circa, consolidandone l’importanza sia dal punto di vista agricolo che commerciale.
Nel 1731 un devastante terremoto colpì la città distruggendo quasi la totalità dei monumenti e delle abitazioni più antiche.

I primi dell’Ottocento furono caratterizzati da un forte sviluppo urbano, favorito anche dallo sviluppo economico che interessò la città in seguito alla bonifica del territorio.

Ed è qui che tutto il territorio di Contrada Quarto ebbe il suo massimo splendore quando già nel 1847, dopo che i duchi del La Rochefoucault costruirono una delle cantine più avveniristiche del sud Italia, la cantina dell’ allora azienda “Quarto Ducale” era considerata la più avveniristica forse di tutta Italia. Quando Marcello Cirillo Farrusi sposò Claire Bautier Solvay, subentrò di fatto ai duchi francesi de La Rochefoucauld nella conduzione di quello che probabilmente era il più grande feudo d’ Italia.

Villa Bautier – Borgo San Lorenzo nacque inizialmente come casina di caccia nel 1772, la facciata principale è ritenuta architettonicamente di scuola Vanvitelliana e si rifà a Villa Campolieto, ad Ercolano, una delle ville vesuviane del milio d’oro.

La Cascina San Lorenzo riporta lo stesso augurio in latino presente anche sulla scalinata principale di Villa Campolieto, ultima dimora campana dei Cirillo Farrusi. In seguito la villa cedette la nomea di tenuta di caccia in favore di un luogo dedito al relax e alla cura dell’anima e del corpo.

San Lorenzo non fu mai una “Masseria del lavoro agricolo” ma bensì “Luogo delle delizie”, dove la famiglia proprietaria, per più di due secoli, trascorreva i suoi periodi di relax lontano dalla routine del vivere quotidiano.

 

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